Fumetti e cinema d’animazione continuano ad interessarmi molto, anche se ho drasticamente diminuito i giri in fumetteria, preferendo privilegiare la qualità alla quantità.
La Nexo Digital ha presentato di nuovo alcuni film d’animazione nipponici al cinema, non solo nei multiplex, durante la scorsa primavera. Affascinante e complesso l’universo di Ghost in the shell, che conoscevo già in parte dagli anni Novanta, non male ma non coinvolgente come i capolavori di Miyazaki e di Takahata Il giardino delle parole, bello anche il terzo capitolo di Madoka Magica, un anime capace di farti ricredere sul filone delle maghette, tanto puccioso e tranquillizzante, e qui invece è un’altra cosa.
Mi piaceva molto come grafica Sakura Wars, ho provato a prendere il film in biblioteca e mi ha un po’ deluso, le ragazze protagoniste sono molto carine, ma l’insieme è abbastanza scarsino, c’è di molto meglio nel Paese del Sol levante.
Sempre in biblioteca ho avuto modo di leggere tre fumetti che conto di prendere in tempi migliori: Pollo alle prugne di Marjane Satrapi è inferiore a Persepolis, ma nello stesso tempo è interessante e struggente, anche se devo dire che ho preferito il film. Dracula, di Leah Moore e John Reppion con i disegni di Colton Worley riesce ad aggiungere nuova linfa ad un personaggio su cui francamente credevo che si fosse già detto di tutto, ma la scoperta è Habibi di Craig Moore. Un fumetto sulle uguaglianze tra le culture, una favola da Mille e una notte sospesa tra passato e presente, un’opera che in un modo o nell’altro cercherò di avere poi fisicamente perché quello che ti trasmette è qualcosa di veramente potente.