Il tempo passa e non si può tornare indietro, per cui Vita da bibliofila è ormai da un’altra parte, e cioè qui: http://vitadabibliofila.altervista.org
Questo blog rimarrà on line ma non verrà più aggiornato.
Cose mie
La cosa migliore del 2016…
Senz’altro la cosa migliore che mi è successa nel 2016 è stata la pubblicazione della mia Storia del fantasy presso Anguana, un lungo lavoro a cui mi sono dedicata che mi ha lasciata poi facendomi prendere un periodo di pausa da nuove pubblicazioni, se si esclude la riedizione di Buffy e Angel.
Adesso però il periodo di allori è finito, continuerò a promuovere i miei libri già usciti, a cominciare da Storia del fantasy, ma mi metterò al lavoro sui nuovi progetti, come il saggio sugli anime di fantascienza, un romanzo fantasy a cui ne seguiranno altri (ma non sarà una saga), e poi altri approfondimenti, anche partendo dal libro di cui sopra. Perché il mondo del fantasy non mi lascerà mai e merita altri approfondimenti.
In giro per posti
Cerco di muovermi sempre e fare cose. Una fase della mia vita è iniziata ufficialmente nel 2008, quando ho frequentato il master di giornalismo e che oggi continua tra alti e bassi, tra fiere del fumetto, presentazioni, eventi come il nuovo mercatino di libri e fumetti dei Docks Dora, presenza nel fandom.
Stare a casa..
Il mio gatto Matteo aveva dei ricordi selvatici e cercava sempre di scappare. Anselmo era troppo malato ed era un angioletto che era venuto a trovarmi, Eusebio invece adora stare a casa e non si interessa al mondo che c’è là fuori perché tutto quello che ama è nelle quattro pareti di casa.
Io con la casa ho un rapporto contraddittorio. Ho sempre odiato i ruoli tradizionali femminili, tipo fare la casalinga, ho passato un’adolescenza da hikikomori e poi mi sono cercata interessi fuori casa, ma a casa ci devo comunque stare a scrivere. Diciamo che un gatto come Eusebio, essere magico e spirito mistico, aiuta a stare uniti: la casa è dove c’è il micio, per me sempre e comunque. L’importante è saperne uscire, ma anche sapere stare a casa, magari trovandosi delle attività. Del resto, qualcuno ha detto che questa stagione invernale è l’ideale per noi nerd, per starcene a casa a leggere e guardare dvd di cartoni e film. Magari con un gatto in braccio.
Cose belle vicine
Una cosa che amai subito a Londra furono gli scoiattoli a St. James Park e ricordo che sentivo all’epoca, anni Novanta, Torino tanto grigia quando ci tornavo perché non c’erano gli scoiattoli e i colori di Londra.
Ma le cose nella vita possono cambiare: al Borgo medievale e al Valentino ci sono gli scoiattoli come a St. James Park, ci sono eventi, colori e cose belle. Per cui ho trovato qui le cose belle, ho trovato qui la mia casa. Poi, comunque, mi sentirò sempre a casa a Londra, e in tutti gli altri posti che amo.
Fantasy al Mufant
Ancora sui miei libri
Le cose cambiano…
C’è gente che ha paura del cambiamento e che rimane attaccata alle stesse abitudini: un po’ abitudinari lo siamo tutti, del resto siamo animali e gli animali sono così, ma per fortuna le cose cambiano e devono cambiare.
Certo, di fronte a tragedie immani come il terremoto che ha colpito pochi giorni fa il Centro Italia si resta basiti e senza parole per quello che è stato il trauma di cambiamento per chi ha potuto salvare la pelle ma ha perso tutto il resto, ma ci sono cambiamenti diversi, esteriori e interiori, che bisogna affrontare e che è bene che capitino.
Una cosa contro cui mi sono scontrata e contro cui mi capita ancora oggi di scontrarmi, anche se pian piano meno, è con la gente che non capisce che si cambia, non sempre come gli altri vorrebbero, si scoprono nuovi interessi e nuovi lati di se stessi e si lasciano altre cose. Mi è capitato tempo fa di andare a prendere un gelato nella gelateria vicino a dove abitavo anni fa e che frequentavo trent’anni fa e la titolare ha fatto una battuta sulle menate che mi piacevano ancora, e io ho dovuto farle notare che ormai ero grande e quelle cose non mi interessavano più. O ancora, mi è capitato di dover ribadire il concetto che aver fatto anni fa dei corsi di studio di programmazione e contabilità che ho provato a fare ma che si sono rivelati non adatti per me non deve vincolarmi a passare la vita a fare delle cose che non mi interessano. E altre cose.
E’ bello cambiare, è bello scoprire cose nuove o riscoprire cose vecchie, come è successo a me con gli studi umanistici e la scritura. E bisogna che gli altri se ne facciano una ragione.
Ed ecco…. la mia Storia del fantasy!
Ci ho lavorato per quasi tre anni, certo facendo anche altro. Ho letto decine di libri, ho visto decine di film, ho messo insieme ricordi del passato e novità e alla fine ho finito la mia Storia del fantasy.
Che poi è nato come libro. Ecco gli studi preparatori della copertina.
Ecco invece la copertina definitiva:
Ed eccomi mentre lo presento al Mufant, primo appuntamento di una serie:
Posso contare su questi stimatori e comunque ammirate Norberta la draghessa in tutta la sua bellezza.