Mi sono innamorata della poesia di Leopardi in terza media, adesso sono anni che non leggo una sua poesia, e le sto cercando sulla rete per rileggermele. Perché in Leopardi ho trovato tanto di me stessa: l’amore per la solitudine e l’introspezione, il rifiuto di un mondo volgare (allora come oggi), la voglia di essere e di fare, il rimpianto per il passato, le attese deluse.
Ho amato e amo altri poeti e poetesse: Saffo, Shakespeare, Emily Dickinson, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Ugo Foscolo: ma Leopardi è unico.
Quanto sono veri i versi finali del Sabato del villaggio, quanto sono veri:Garzoncello scherzoso,Cotesta età fiorita
E’ come un giorno d’allegrezza pieno,
Giorno chiaro, sereno,
Che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo’; ma la tua festa
Ch’anco tardi a venir non ti sia grave.